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Abbazia di San Fruttuoso, di proprietà dei FAI
L’ABBAZIA DI SAN
FRUTTUOSO
Furono monaci greci
a costruire il primo cenobio intorno alla metà del X secolo; la cupola interna
dell'attuale chiesa deriva infatti da schemi bizantini.

Gran parte di quanto ancora oggi vediamo risale
però alla ricostruzione
compiuta tra la fine
del fine X secolo e gli inizi dell' XI da parte di
Adelaide, la vedova di Ottone I.
Nell'XI secolo l'abbazia viene affidata ai Benedettini e nel XII secolo viene
sopraelevata di un piano.
Nel XIII secolo si costruisce un avancorpo con portico
e la Famiglia Doria adibisce a tomba di famiglia una sala dell'abbazia,
mentre la torre ottagonale viene coperta da una cupola.
Nel corso dei secoli il piccolo eremo si ingrandisce anche grazie alle numerose
dominazioni che gli permettono di diventare un'abbazia ricca ma anche una golosa
preda per i pirati.
Dopo la prima frequentazione monastica, il complesso di San
Fruttuoso di Capodimonte fu umile abitazione per pescatori, spesso covo di
pirati, poi proprietà per secoli della Famiglia Doria, conosciuta soprattutto
per la figura di Andrea Doria che nella battaglia di
Lepanto nel 1571 sconfisse i Turchi.
Per avvistare in tempo il pericolo che arrivava dal mare e poter
proteggere il borgo, Andrea Doria fece costruire la
grande torre
che ancora oggi domina la baia, specchiandosi nel blu smeraldo del
mare, su un fondo verde scuro di pini.
Come sempre accade,
al più risplendente fulgore succede una fase di decadenza e il complesso
abbaziale viene adibito a rifugio per i poveri.
Nel 1933 lo stato italiano inizia i lavori di restauro del complesso di San
Fruttuoso, che nel 1983 la famiglia Doria Pamphili dona al FAI, insieme a 33
ettari di terra che includono, a ovest,
Cala dell'Oro -eletta oggi a zona
ripopolamento pesci e pertanto interdetta alla navigazione e al nuoto- la cinquecentesca torretta di avvistamento e parte del declivio boscoso.
La storia del
complesso di San Fruttuoso è senza dubbio legata a doppio filo a quella della
Famiglia Doria, una delle più antiche e celebri della storia di Genova. Se è
vero infatti che gran
parte dell’abbazia
risale al X-XI secolo, è anche vero che il corpo verso mare, con il bel
loggiato a due ordini di trifore, venne realizzato nel XIII secolo grazie alle
donazioni della famiglia Doria e che il chiostro superiore, costruito
probabilmente nel XII secolo, è stato quasi del tutto ricostruito nel
Cinquecento per volontà dell'ammiraglio Andrea Doria i cui eredi, Giovanni,
Andrea e Pagano, nel 1562 eressero una torre per difendere il borgo e la sua
provvidenziale sorgente di acqua dolce dalle incursioni dei pirati barbareschi.
Sulle due facciate rivolte al mare è ancora oggi visibile l’aquila imperiale,
stemma della Famiglia Doria, mentre altre decorazioni sono visibili sulle
cornici e sulle mensole.
Orari di apertura dell’Abbazia
di San Fruttuoso
Da lunedì a
venerdì
10 – 15.45 gennaio, febbraio,novembre e dicembre (tranne i lunedì non festivi)
10 – 15.45 marzo e ottobre
10 – 16.45 aprile, maggio e seconda metà di settembre
10 – 17.45 da giugno
a metà settembre
Sabato e domenica
10 – 15.45 gennaio, febbraio, marzo, ottobre, novembre e dicembre
10 – 16.45 aprile e seconda metà di settembre
10 – 17.45 da maggio a metà settembre
Ultimo ingresso quarantacinque minuti prima della chiusura
Chiuso il 25 dicembre.
Gli orari di apertura possono subire variazioni in base alle condizioni
meteomarine e di conseguenza agli orari dei battelli di linea per Camogli.
Prezzi
Adulti: € 5,00
Bambini (4-14 anni): € 3,00
Aderenti FAI: ingresso gratuito
In caso di manifestazioni il prezzo può variare
I visitatori disabili accedono gratuitamente ai Beni del FAI aperti al pubblico
presentando la tessera ANMIC - Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi
Civili.
Ulteriori
informazioni sull’Abbazia di San Fruttuoso di Camogli
ABBAZIA DI SAN FRUTTUOSO, Camogli (Genova)
T. 0185 772703- Fax 0185 775883
E-mail:
fai.sanfruttuoso@fondoambiente.it
www.fondoambiente.it
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