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Una fitta rete di sentieri sul Monte di Portofino collega Pietre Strette, Semaforo Nuovo, San Nicolò di Capodimonte, San Fruttuoso, Punta Chiappa, bunker tedeschi

I SENTIERI DEL MONTE di PORTOFINO

 Il“Monte”, come viene  chiamato dai “camoglini” in segno di affetto,  è caratterizzato da suggestivi versanti rocciosi che precipitano direttamente sul mare, regalando vedute mozzafiato ed è attraversato da una fitta rete di sentieri, molto ben tenuti e segnalati.

Vengono qui di seguito proposti alcuni itinerari da effettuarsi a piedi. Si ricorda a questo proposito che, nonostante numerosi manuali trattino di percorsi da effettuarsi in mountain bike, l’uso di questo mezzo è vietato,essendo il Monte di Portofino parco naturale.

 

 Una curiosità…

La leggenda narra che nella notte di san Giovanni Battista (24 giugno) sul Monte di Portofino, nel punto in cui si incrociano 4 sentieri  -per le Pietre Strette, per il Semaforo, per Ruta e per San Rocco-  si radunino gli spiriti di tutti gli amanti che il destino non volle lasciare unire. Questa è anche l’unica notte in cui si può raccogliere il misterioso quanto portentoso “olio di rovere” : uno speciale unguento  che per essere efficace deve essere raccolto proprio tra il primo e l’ultimo rintocco della mezzanotte…

 

I bunker

Durata: circa 45minuti
Difficoltà: lieve
Dislivello: 300mt

Punto di partenza è la stradina asfaltata con fantastica vista mare che si trova sul piazzale della Chiesa di San Rocco di Camogli, per raggiungere il quale bisogna arrivare a Ruta di Camogli e girare in direzione San Rocco. L’accesso alla frazione è consentito solo alle auto dei residenti; sarà quindi necessario parcheggiare la macchina sul grande piazzale antistante la sbarra orizzontale che blocca l’accesso a chiunque non sia provvisto di pass. Da questo punto in poi, proseguendo a piedi per circa 10-15minuti, si raggiunge il piazzale della chiesa da dove parte la stradina asfaltata che bisogna seguire in direzione “batterie”. Il sentiero sale piuttosto in alto, fino a circa 300mt ma è accessibile a tutti: passa nel bosco tra querce, ulivi e pini marittimi e consente di ammirare incantevoli scorci sul mare. Il punto di arrivo sono proprio le “batterie” bunker costruiti dai tedeschi durante la II Guerra Mondiale, per contenere artiglieria con cui distruggere le navi alleate. Si tratta di fortificazioni molto ben conservate, con interno visitabile.


La Via dei tubi o Sentiero dell’Acquedotto

Durata: circa 4 ore e mezza
Difficoltà: percorso tortuoso, con gallerie buie, strapiombi, un tratto da percorrere aggrappandosi a catene. E’ necessario avere una torcia, pantaloni lunghi, non soffrire di vertigini o claustrofobia.
Dislivello: circa 250mt

Il sentiero segue il percorso dell’antico acquedotto che  portava l’acqua a valle dalla zona sopra San Fruttuoso, passando in una condotta di cemento che si insinua nella macchia mediterranea, entra in buie gallerie e tocca gli antichi bunker tedeschi, risalenti alla seconda guerra mondiale.

 Punto di partenza è Valico Pietre Strette, che si raggiunge dal Piazzale della Chiesa di San Rocco di Camogli in circa 1 ora. Da lì si seguono le indicazioni per San Fruttuoso, proseguendo per una mezz’oretta circa, fino a quando la vegetazione si dirada per lasciare il posto alla macchia mediterranea; quindi si prende la deviazione sulla destra che punta verso Camogli e che vi regalerà panorami mozzafiato! Una volta presa la deviazione, il tubo dell’acquedotto si rende quasi subito visibile. subito è visibile. Dopo mezzora di cammino ci si imbatte nella prima galleria, la più lunga (circa 240mt ), seguita da altre due più brevi e da una scala a pioli. Il percorso conduce nella zona sovrastante la Cala dell’Oro, oggi interdetta alla navigazione e alla balneazione, in quanto eletta a zona ripopolamento pesci. Dopo circa un’ora e mezzo di cammino si arriva presso Le Batterie, bunker edificati dai tedeschi durante seconda guerra mondiale.
 

 Gita nel Parco di Portofino

Durata: circa 2 ore e mezza
Difficoltà: nessuna
Dislivello: altitudine minima circa 200mt, altitudine massima circa 600mt

Si parte dal piazzale della chiesa di San Rocco di Camogli, prendendo la strada panoramica in cemento che conduce a Poggio, a Mostrala, piccolo nucleo di abitazioni sparse tra orti, ulivi e vigne e quindi alla sorgente Vegia. Arrivati ad un bivio, si prende a sinistra per “Semaforo Nuovo” , percorrendo un sentiero in salita tra pini marittimi e bassi arbusti, fino a Sella Toca.  A questo punto si può decidere di:

      -girare a destra verso Semaforo Nuovo, dove si trova una casetta della forestale, e dove si può godere di una vista mozzafiato che spazia da Punta Chiappa, Cala dell’Oro e Torre Doria a Punta Mesco (Riviera di Levante), addirittura a Capo Mele (Riviera di Ponente)

     -girare a sinistra, seguendo il sentiero per Paradiso, Portofino Vetta e Semaforo Vecchio. Si incontra la località Paradiso, dove si trova un’antica casa, oggi villa privata, poi la località Porcile e quindi, sempre proseguendo per il Semaforo Vecchio, si arriva alla vetta del Monte di Portofino, dove, presso un prato, si trovano i ruderi del vecchio semaforo, mentre, salendo sulla Roccia del falco (100mt dietro il semaforo) si gode di un panorama che spazia sui golfi Paradiso e Tigullio, Capo Mele,, Isola del Tino, sulle Alpi Apuane, sulle isole Gorgona, dove anticamente i pescatori camoglini andavano a pescare le acciughe, Capraia, Elba e Corsica. Si attraversa la spianata antistante il semaforo e si percorre lo stretto sentiero  in discesa che si innesta poi sull’itinerario diretto al Valico Pietre Strette, una volta raggiunto il quale (San Rocco-Pietre Strette circa 1ora e mezza), si prende la mulattiera pianeggiante, indicata con un cerchietto e un quadrato rossi. Giunti alla sella Gaixella, si prende a sinistra il sentiero diretto verso San Rocco, che incontrando lecci, castagni, pini e scendendo poi su un percorso gradinato tra fasce semicoltivate e villette, arriva fino a San Rocco, dietro l’abside della chiesa. (Pietre Strette San Rocco: circa 40minuti)

 

 Camogli -  Santa Margherita Ligure

Durata:
circa 3 ore e mezza/ 4 ore
Difficoltà: lieve
Dislivello: altitudine massima 600mt

Il percorso si svolge su stradine pedonali e sentieri molto ben segnati e offre splendidi panorami.
Punto di partenza è l’uscita della stazione di Camogli da dove si prende la strada in discesa sulla sinistra, fino ad incontrare il Torrente Gentile. Si percorre il viottolo che costeggia il torrente sulla sinistra e poi si sale fino a San Rocco con scalinate alternate a brevi tratti pianeggianti. Si prosegue su una mulattiera e dopo circa 1 KM si giunge ad un bivio: si gira a sinistra, prendendo un sentiero segnato con due triangoli rossi vuoti che arriva ad una rada pineta. Si giunge poi alla Sella Toca (450 mt) che si trova tra il Semaforo Nuovo e il Monte Tocco.
Dopo aver percorso circa 500 mt di sentiero pianeggiante, sempre seguendo i due triangoli rossi vuoti, si gira a destra in direzione Semaforo Nuovo, dove si trova una casetta della forestale, e dove si può godere di una vista mozzafiato che spazia da Punta Chiappa, Cala dell’Oro e Torre Doria a Punta Mesco (Riviera di Levante), addirittura a Capo Mele (Riviera di Ponente).
Da quel punto si comincia a scendere fino ad incontrare un sentiero pianeggiante che bisogna seguire verso sinistra, fino al valico Pietre Strette (425 mt). A questo punto si segue la strada pedonale per Portofino (contrassegnata da un quadrato rosso pieno) fino alla località Olmi (279 mt);  poi si prende il sentiero a sinistra contrassegnato con una croce rossa. Si incontrano una dopo l’altra la Cappelletta delle Gave e il Santuario della Madonna di Nozarego. Una volta raggiunta la strada asfaltata, si va a destra fino alla Madonna della Neve e poi si scende a Santa Margherita.

 

Da Camogli a Camogli, passando per Ruta , Portofino Vetta e San Rocco.

Durata: circa 4 ore e mezza
Difficoltà: lieve
Dislivello: altitudine massima circa 400mt

 
Si prende la ripida scalinata che si trova subito a sinistra all’uscita della stazione di Camogli,
dirigendosi verso la
 Chiesa del Boschetto. Una volta lì, si sale per varie scalette e creuze che collegano le molte case sparse su questa bella conca, fino a giungere a Ruta, dopo circa 40-50minuti di cammino. Una volta arrivati a Ruta, si prende il sentiero a sinistra della Chiesa, segnato da quadrato rosso e  ci si avvia per Portofino Vetta. Il primo tratto del sentiero è decisamente malmesso ma poi si trasforma in un bell' acciottolato. Dopo circa 1 ora e mezza si arriva all'elegante albergo Portofino Kulm e, dopo qualche decina di metri, superate le antenne ci si trova ad un bivio, dove si prende a destra per San Rocco che si raggiunge in circa 45minuti. Una volta arrivati a San Rocco si può decidere di:

tornare a Camogli scendendo per il sentiero dai molti gradini che si imbocca di fronte alla chiesa di san Rocco e che termina a Camogli, vicino ad un parcheggio, a lato della caserma dei carabinieri.

prendere il sentiero in discesa diretto a Punta Chiappa, il capo occidentale del promontorio di Portofino, il grande sperone roccioso proteso sul mare cantato anche da George G. Byron:

"Vi è un incanto nei boschi senza sentiero.
Vi è un estasi sulla spiaggia solitaria.
Vi è un asilo dove nessun importuno penetra
in riva alle acque del mare profondo,
e vi è un armonia nel frangersi delle onde.
Non amo meno gli uomini, ma più la natura
e in questi miei colloqui con lei io mi libero
da tutto quello che sono e da quello che ero prima,
per confondermi con l' universo
e sento ciò che non so esprimere “
e che pure non so del tutto nascondere.

Scendendo a piedi da San Rocco verso Punta Chiappa, lungo una mulattiera che percorre il versante occidentale del Promontorio di Portofino, si incontra la chiesa di San Nicolò di Capodimonte che, secondo la leggenda,  venne eretta da San Romolo Vescovo di Genova nel 345 e dedicata a San Nicolò, anche se il primo documento sicuro, risale solo al 1141.
Nel 1440 i monaci abbandonarono la Chiesa, che passò di proprietà agli abitanti. Divenne quindi abitazione per i pescatori sino a quando, nel 1870 non venne restaurata dal Cav. Andrea Bozzo.Il 12 Luglio del 1870 il culto venne riaperto. Nei giorni festivi la messa veniva celebrata da Sacerdoti di Camogli. Nel 1910, il Tempio venne fatto Monumento Nazionale.

 
Camogli-Portofino

Durata: circa 2 ore e mezza
Difficoltà: lieve
Dislivello: altitudine massima circa 450mt

Si parte da Camogli, imboccando il sentiero per San Rocco che si trova in fondo al parcheggio, a lato della caserma dei carabinieri. Si tratta di una salita dai molti gradini che si percorre in circa mezzora.  Una volta arrivati sul piazzale della chiesa di San Rocco, si prende il sentiero in direzione del valico Pietre Strette, suggestivo crocevia caratterizzato da conformazioni rocciose imponenti e contorte. Di qui l'ampio soleggiato sentiero ci porta a base 0, passando per le bocche di San Lorenzo. Nel complesso si cammina in gran parte a quota circa 400 m., sulla cornice mediana del promontorio che taglia i valloni e le calette incastonate nelle ripide pareti del monte. La costa occidentale del promontorio è la parte più bella, con le sue numerose insenature, le scogliere selvagge e i forti contrasti di colori, luci e forme della natura. Ci si dirige a Portofino seguendo il sentiero panoramico contrassegnato da 2 bolli rossi.

 

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   www.clelia.it

  
www.cinqueterreriomaggiore.com
   
www.framura.eu


Ultimo aggiornamento: 30-06-12