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Nelle vicinanze di
Camogli e Portofino, raggiungibili a piedi o dal mare in barca o battello San
Nicolò di Capodimonte, Punta Chiappa e la sua stella maris, Porto Pidocchio PUNTA CHIAPPA PORTO PIDOCCHIO E L’ULTIMA TONNARA
Gli appassionati di trekking non possono mancare una visita alla Chiesetta di San Nicolò di Capodimonte, a Punta Chiappa e a Porto Pidocchio.
Scendendo a piedi da S. Rocco
si incontra la chiesetta di S. Nicolò di Capodimonte, pregevole
esempio di arte romanica, edificata in pietra secondo la tradizione nel XII
secolo. A fianco della piccola pieve sorgono un monastero e un piccolo nucleo
di case. Tra gli affreschi affiorati durante il restauro del 1925-26 ce n’è uno
significativo: la più antica rappresentazione della "Stella Maris". Si tratta di
una barca nel mare in tempesta, soccorsa dalla Vergine che tiene in braccio il
Bambin Gesù. Sebbene la gente del posto parli di “tonnara” ,quella di Camogli è in realtà una tonnarella;
la “tonnara” è intesa
esclusivamente per la pesca del tonno (pesca che comincia a Maggio e dura circa
quarantacinque giorni) e cattura il cosiddetto “tonno da corsa”, quello cioè
che entra nei nostri mari dallo Stretto di Gibilterra per riprodursi nel
Mediterraneo. Questa pesca termina solitamente con la sanguinaria “mattanza”.
La “tonnarella” ,invece, oltre ai tonni può catturare qualunque tipo di pesce di
passaggio , rimane in mare da Aprile a Settembre e “leva” le reti tre volte al
giorno. La “leva” della tonnara è un interessante spettacolo a cui oggi si può
assistere; visite guidate sono organizzate dalla Cooperativa Pescatori Camogli.
Per informazioni: 0185 772091. I lunghi cavi che servono per legare tra loro le varie parti della rete e per sollevare il sacco durante la levata, vengono invece lavorati a San Fruttuoso. Durante la permanenza in mare alle reti di cocco attecchiscono molluschi ed alghe che da un lato sono un invito per i pesci che vengono attirati da un’esca appetitosa, ma dall’altro ne impediscono il recupero per cui, alla fine della stagione, le reti di cocco vengono tagliate ed abbandonate in mare dove, essendo una fibra naturale, diventano pastura per i pesci. La rete della tonnara è come un labirinto sommerso, formato da porte e stanze; essa viene tesa sempre a circa 400 mt da Punta Chiappa, legata ad uno scoglio, da secoli chiamato dai camoglini “Pesale”. Sopra la rete è ancorata una barca, la “poltrona”, mentre un’altra barca, detta “asino”, viene portata avanti e indietro tre volte al giorno da Camogli verso la Tonnara dai sei pescatori di turno, portando a rimorchio una barca più piccola, la "vedetta", e poi viene fissata all’altra estremità della rete. Usando la barca più piccola, i pescatori si muovono tra le due barche e passano così sulla “poltrona” da dove cominciano a sollevare la “camera della morte” per mezzo di sei cavi, avvicinandosi lentamente, metro per metro, all’”asino” finché tra le due barche rimane solo un grande sacco pieno di pesci guizzanti che vengono poi caricati sull’”asino” che, ancora una volta torna a Camogli con il pescato. Un tempo chi dirigeva le operazioni di levata era detto “Rais”, figura che non esiste più: al suo posto ci sono oggi due capibarca. |
Per maggiori informazioni su San
Fruttuoso, Portofino, Camogli, Cinque Terre, Deiva Marina, Riviera di Levante, visita
anche:
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